25 giugno 2020.
Bologna, Piazza XX Settembre, h. 18.
Priorità alla Scuola lancia una nuova mobilitazione per il 25 Giugno. Più di 50 città faranno sentire la loro voce chiedendo risorse e misure concrete per la scuola pubblica.
A Bologna si è fatto un passo ulteriore: le realtà che hanno partecipato alle precedenti manifestazioni si sono riunite per ampliare le proposte condotte a livello nazionale. La convocazione bolognese, infatti, assume il piano condiviso in tutte le città, ma unisce a questo piano un’attenzione ulteriore al sistema scolastico nel suo insieme e al ruolo degli enti locali, che poco o nulla stanno facendo per affrontare la situazione.
In particolare, vogliamo sottolineare con maggior forza la necessità di una riduzione del numero di studentesse e di studenti per classe, nonché la necessità di risorse ampie e stabili per chi presenta bisogni educativi speciali.
Inoltre richiamiamo l’attenzione rispetto al rischio che per l’anno prossimo, se non ci saranno provvedimenti in merito, le classi con pochi studenti vengano accorpate, cosa che renderebbe ulteriormente problematica la riapertura.
Ci teniamo anche a precisare un nodo cruciale: i luoghi che gli enti locali troveranno per rendere possibile la didattica in presenza, dovranno essere gestiti da soggetti pubblici e il loro personale dovrà essere interno alla scuola pubblica. Non vogliamo prestare il fianco all’esternalizzazione delle attività scolastiche, svolte in nome di un organico che il Governo si ostina a non aumentare.
Infine, come assemblea di Priorità alla Scuola Bologna, riteniamo necessario che si apra un ragionamento ampio e collettivo sulla stabilizzazione delle figure educative ed assistenti sociali che già lavorano e collaborano con la scuola.
La manifestazione di Bologna inizierà in Piazza XX Settembre alle 18 di giovedì 25 giugno.
Sono previsti degli spostamenti da svolgersi in maniera rispettosa delle norme. Pertanto sarà necessario mantenere le distanze di sicurezza ed evitare assembramenti.
Si prevedono spostamenti in fila indiana e canzonatoria per andare a individuare alcuni luoghi simbolo della gestione attuale della scuola.
Di seguito il volantino nazionale, nella sua “variante bolognese”:
La comunità scolastica ha bisogno di ripartire in presenza a settembre: bambine, bambini, giovani, insegnanti, lavoratori/trici e famiglie hanno resistito per tre mesi – materialmente e psicologicamente – per far fronte a una emergenza. Dopo questo enorme sforzo collettivo e quando ormai tutte le attività produttive del Paese sono già riavviate, è ora di dire BASTA: la comunità scolastica ha bisogno di RIPARTIRE IN PRESENZA a settembre perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica.
PER QUESTO VOGLIAMO
- risorse straordinarie;
- personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola;
- assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali;
- che i Comuni e le Province trovino spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado;
- investimenti strutturali per l’edilizia scolastica;
- prevenzione sanitaria nelle scuole;
- Che sia ridotto il numero di studentesse e studenti per ogni classe;
- Risorse più ampie e stabili per sostenere chi presenta bisogni educativi speciali.
PER QUESTO NON VOGLIAMO
- la riduzione del tempo scuola;
- esternalizzazioni (tutto lavoro precario) per completare il tempo scuola;
- le ore di 40 min;
- la DAD come parte strutturale dell’orario di scuola;
- Che ci siano accorpamenti di classi;
- Che i luoghi e l’organico che saranno resi disponibili dagli enti locali vengano gestiti da soggetti privati: la scuola deve essere pubblica.
Infine, come assemblea di Priorità alla Scuola Bologna, riteniamo necessario che si apra un ragionamento ampio e collettivo sulla stabilizzazione delle figure educative ed assistenti sociali che già lavorano e collaborano con la scuola.
L’ISTRUZIONE È UN DIRITTO